Per un rilancio della Public History in Toscana – 5 giugno

Per un rilancio della Public History in Toscana. Iniziative, progetti, interlocutori
Firenze, 5 giugno 2023 – SMS di Rifredi, via Vittorio Emanuele II n. 303
Perché un “rilancio” della Public History?
La PH ha avuto uno straordinario successo negli ultimi anni e sembra un fenomeno nuovissimo in Italia, ma in realtà è un campo di attività che ricomprende, con uno spirito nuovo, un tessuto diffuso di iniziative e di enti, radicato in una tradizione a volte plurisecolare.
Perché in Toscana?
La PH è public perché è partecipata: occupa uno spazio culturale che sta fra le agenzie istituzionalmente incaricate di trasmettere la conoscenza storica (scuola e università) e l’industria culturale, che propone prodotti destinati ad un consumo tendenzialmente passivo. È quindi una componente di quella società civile, di quella “tradizione civica” che è stata vista come parte essenziale di un “modello Toscana”. Inoltre, una caratteristica della PH italiana è l’attenzione al legame tra comunità e patrimonio culturale, che in Toscana è particolarmente forte.
Perché un convegno?
Coloro che operano nel campo della PH hanno problemi comuni, e sempre più forti, per la trasformazione digitale e le complessità burocratiche, ma si trovano ad affrontarli da soli. Queste trasformazioni non creano solo problemi, ma anche opportunità, per le quali è utile confrontarsi e collegarsi. Il convegno cerca di farlo mettendo insieme i grandi istituti prestigiosi di AICI, che devono avere risorse e patrimoni importanti, con le piccole e a volte effimere realtà del territorio, che però sono spesso le più creative e originali in ottica di PH
Perché il 5 giugno?
Dal 6 al 10 giugno si svolge a Firenze la V Conferenza Nazionale della Associazione Italiana di PH. È un arrivo ma anche un ritorno, dato che il primo nucleo che poi dette origine all’AIPH trovò un punto di partenza proprio a Firenze, fra l’Istituto Universitario Europeo e la rivista «Ricerche Storiche». Il convegno è anche un modo per dare un saluto di benvenuto, da parte dei “public historians” toscani alle centinaia di amici e colleghi che arrivano da tutta Italia per la Conferenza.
Il programma completo