Tra formazione e con-ricerca – 6 giugno

Università di Firenze, FORLILPSI, via Laura 48

6 giugno, ore 16.15-17.45, Panel 4 – aula 203

Tra formazione e con-ricerca: declinazioni della Public History in ambito sindacale

Coordinatrice: Ilaria Romeo, Archivio storico nazionale CGIL

  • Debora Migliucci, Archivio del lavoro,L’Archivio formatore: intrecci di formazione sindacale e percorsi di public history. Il caso milanese
  • Aliero Boschiero, rivista Venetica,Venezia: università e sindacato si interrogano su storia e mutamenti del lavoro
  • Stefano Bartolini, Fondazione Valore Lavoro, Un bene comune: il ruolo dell’archivio sindacale come strumento di formazione e di ricerca storica all’interno del sindacato. Esperienze in Toscana

La storia riveste una posizione speciale all’interno del mondo sindacale italiano, che si riconosce come il risultato di una serie di processi storici, sia per quanto riguarda le forme organizzative sedimentate nel tempo sia in relazione alle mutazioni intervenute nelle varie fasi storiche in funzione delle ripetute trasformazioni dei diversi ambiti lavorativi con l’emergere di nuove esigenze e la progressiva scomparsa di altre. Detto diversamente, il sindacato in quanto corpo organizzato – con i suoi attivisti, delegati di base, funzionari e dirigenti – è un soggetto al tempo stesso destinatario e produttore di Public History.

Su un lato, la formazione su base storica ha un posto di riguardo nei programmi di formazione del sindacato ai vari livelli, un’attività che tende sempre più ad unire forme classiche a proposte di trasmissione dei contenuti più sperimentali nei linguaggi e più partecipative. Sull’altro, la funzione pubblica della ricerca storica diviene un elemento centrale per la discussione sulle mutazioni delle organizzazioni produttive, delle identità lavorative e delle forme di rappresentanza, rivendicazione, contrattazione e tutela, non limitandosi alla ricezione di quanto viene prodotto in ambito accademico ma spronando la produzione di ricerche e per questa via aprendo spazi, sempre più ampi, di con-ricerca che coinvolgono studiosi/e, lavoratori/rici e sindacalisti/e. Il panel intende esplorare queste dimensioni interconnesse, dove l’attività formativa agisce sul filo dell’inchiesta a sfondo storico, la realizzazione di percorsi espositivi diviene momento di formazione e di raccolta di storie e memorie e la ricerca un’attività aperta al confronto e alle sollecitazioni provenienti da quel tipo particolare di pubblico che è l’organizzazione sindacale.

Coordina Ilaria Romeo, Archivio storico nazionale CGIL

 

L’Archivio formatore: intrecci di formazione sindacale e percorsi di public history. Il caso milanese.

Relatrice Debora Migliucci, Archivio del lavoro

L’intervento ragiona sull’utilizzo di percorsi di Public History all’incrocio tra formazione sindacale e didattica per le scuole, a partire dalle sperimentazioni congiunte dell’Archivio del Lavoro e del Centro di cultura e formazione sindacale “Luciano Lama”.

Il Centro di cultura e formazione sindacale si occupa di formare sindacalisti/e della Cgil milanese, dotandoli di ampie competenze culturali, politiche e tecniche. L’Archivio del Lavoro ha tra le sue finalità statutarie la promozione del dibattito e della cultura del lavoro. La sinergia tra le due realtà ha permesso – in una collaborazione ormai decennale – di sperimentare percorsi didattici di Public History sia verso i delegati e le delegate sia verso gli studenti delle scuole superiori milanesi.

Abbiamo promosso laboratori e corsi di cultura e di storia sindacale integrando le tradizionali lezioni frontali con testimonianze orali, sia dirette che registrate; con video di divulgazione della storia sindacale concepiti ad hoc sfruttando l’immenso patrimonio conservato nei nostri archivi (progetti Cronache dalla Resistenza e Biografie Sindacali), con l’utilizzo di fonti fotografiche e artistiche che ben si prestano a descrivere la condizione sociale delle popolazioni nei diversi periodi storici (corso sulla storia del lavoro). Abbiamo sperimentato la scrittura collettiva per intrecciare esperienze individuali con la storia collettiva del sindacato e promuovere senso di appartenenza (Progetto Meccanoscritto). Ne emerge uno spaccato interessante dell’evoluzione della formazione sindacale e della diffusione/divulgazione del patrimonio materiale e immateriale conservato nell’archivio.

Venezia: università e sindacato si interrogano su storia e mutamenti del lavoro

Relatore Alfiero Boschiero, rivista Venetica

Ca’ Foscari, a Venezia, ha strutturato (solo) dal 2018 gli insegnamenti di “Storia del lavoro” e di “Storia del lavoro e del movimento operaio”, dopo che per una decina d’anni erano stati impartiti a contratto. Alle spalle di questa scelta c’è un investimento fatto dalla Cgil del Veneto – attraverso una convenzione con il dipartimento di Studi storici dell’Ateneo – perché si potesse attivare, sin dal 2008, un corso di Storia del lavoro, a favore sia degli studenti che dei delegati o funzionari sindacali. La composizione dei partecipanti – plurale per età, attese, vincoli – induce i docenti a progettare con molta cura il percorso e a sperimentare linguaggi e metodi tesi al loro coinvolgimento attivo.

I corsi hanno evidenziato domande ulteriori di conoscenza e l’opportunità di socializzare i risultati di ricerca, specie in ordine ai mutamenti strutturali e delle culture del lavoro. Di qui l’avvio nel 2010 del seminario annuale di storia e scienze sociali “Ascoltare il lavoro”, progettato dal dipartimento con l’Ires Veneto, l’istituto di ricerche economiche e sociali della Cgil, e l’Aiso, l’associazione di storia orale. La collana “Culture del lavoro”, delle edizioni Ca’ Foscari, ha pubblicato ricerche significative e materiali dei seminari.

Venetica”, la rivista degli Istituti veneti per la storia della Resistenza e della società contemporanea, sostenuta anche dalla Cgil, ha dedicato diversi volumi a temi storico-sociali in assonanza con i percorsi di studio: “Operai in croce”, “La scuola delle 150 ore”, “Rivoluzioni di paese. Gli anni Settanta in piccola scala”, “Quando la scuola si accende”, “Articolo nove. Esperienze di medicina del lavoro a Nordest”, “Il corpo mi appartiene. Donne e consultori a Nordest”. La comunicazione intende illustrare queste esperienze e la loro evoluzione nel tempo.

Un bene comune: il ruolo dell’archivio sindacale come strumento di formazione e di ricerca storica all’interno del sindacato. Esperienze in Toscana

Relatore Stefano Bartolini, Fondazione Valore Lavoro

Alla base della concezione che ha guidato le proposte scientifiche e culturali della FVL nel corso degli anni si trova l’idea che l’archivio sindacale non è solo un magazzino, un deposito di conservazione delle carte da aprire a studiosi o laureandi, ma l’embrione di un ente culturale, capace di agire sia verso l’esterno che verso l’interno del sindacato. In questo secondo caso, indubbiamente meno noto al di fuori dei circuiti sindacali, il ruolo degli archivi diviene quello di partecipare all’offerta formativa, sostenendo la domanda di conoscenza storica, e di collaborare ai progetti di ricerca storica che prendono forma nei vari territori per rispondere a domande di conoscenza con immediati risvolti pratici dove il ruolo del sindacato è sempre di più quello di compartecipe e non solo di semplice committente.

La relazione illustrerà in prima battuta alcuni moduli di formazione sindacale prodotti nel corso del tempo dalla FVL in collaborazione con le strutture sindacali e con l’agenzia formativa SMILE Toscana, che ha appena dato vita a una nuova scuola di formazione sindacale, e come questi diventino momento di discussione e confronto partecipato con i frequentanti: Organizzare i non organizzati. Il sindacato nella storiaSindacato, partiti, istituzioni; Dar voce al lavoro. La tecnica dell’intervista di storia orale come strumento di ascolto e raccontoIl calendario civile repubblicano. Sei date utili nel quadro dell’azione politico-sindacale. In secondo battuta ci si soffermerà sulle occasioni di ricerca scaturite da queste esperienze, come la borsa di studio Per una storia orale del lavoro nella grande distribuzione alimentare in Toscana, realizzata insieme all’università di Firenze e che coinvolge attivamente studiosi e delegati di base del sindacato nella realizzazione di una ricerca storica.