Ambiente – Vetrina biblioteca FVL

La vetrina virtuale della Biblioteca della Fondazione Valore Lavoro. Mensilmente verrà proposto un tema diverso, di cui verranno consigliati alcuni titoli, attraverso i quali si potrà conoscere ed esplorare parte della collezione e le variegate possibilità di lettura che essa offre.
Il primo tema scelto per la vetrina, curata da Martina Lopa, è l’AMBIENTE. La questione dei cambiamenti climatici è un argomento di cui si sente quotidianamente parlare e che ci coinvolge in prima persona, ma che tiene ancora aperti molti dubbi e perplessità, al punto di aver dato origine a numerose teorie del complotto, tanto assurde quanto pericolose. Attraverso i titoli consigliati si cerca dunque di spiegare cause ed effetti del surriscaldamento globale, ma anche di smontare le argomentazioni dei negazionisti che ancora affermano che in realtà non vi è alcun mutamento in corso. Si tratta di libri che rappresentano inoltre dei tentativi di risposta alla grande domanda che, molti di noi, continuamente si pongono: siamo ancora in tempo per contrastare gli effetti catastrofici dei cambiamenti climatici, oppure ci troviamo di fronte a un punto di non ritorno?
Buona lettura!

La selezione dei libri

Storia dei cambiamenti climatici. Lezioni di sopravvivenza dai nostri antenati, Brian Fagan, Nadia Durrani, Milano, il Saggiatore, 2022

536: per diciotto mesi un quarto del pianeta non vede la luce del sole a causa di un’eruzione vulcanica in Islanda. 1362: una violenta burrasca, ribattezzata Grote Mandrenke – la «grande affogatrice di uomini» – travolge le coste del Mare del Nord, distruggendo più di sessanta paesi in Danimarca. Lungo tutto il corso della sua esistenza l’umanità ha dovuto affrontare, contrastare e prevedere disastri climatici e ambientali ogni volta potenzialmente irreparabili. Quella di Fagan e Durrani è una narrazione che spazia tra i secoli e i continenti alla ricerca delle soluzioni e degli adattamenti che i nostri antenati hanno individuato per sopravvivere agli sconvolgimenti naturali. Storia dei cambiamenti climatici è uno straordinario racconto corale della relazione tra esseri umani e clima negli ultimi 30000 anni. Un’indagine che incrocia archeologia e dati scientifici, climatologia e antropologia per offrirci una nuova chiave di lettura sulle nostre possibilità di intervento positivo sul pianeta; perché, è vero, di fronte al prossimo uragano non ci basterà un ombrello, ma la soluzione che stiamo cercando potrebbe essere già alle nostre spalle.

Qualcosa di nuovo sotto il sole. Storia dell’ambiente nel XX secolo, John McNeill, Torino, Einaudi, 2020

«Inconsapevolmente, – scrive John R. McNeill, – il genere umano ha sottoposto la Terra a un esperimento non controllato di dimensioni gigantesche. Penso che, col passare del tempo, questo si rivelerà l’aspetto piú importante della storia del XX secolo: piú della Seconda guerra mondiale, dell’avvento del comunismo, dell’alfabetizzazione di massa, della diffusione della democrazia, della progressiva emancipazione delle donne». Fondando la sua ricerca su una ricchissima documentazione, McNeill propone un’originale storia delle relazioni tra uomo e ambiente. Dalle foreste indonesiane all’aria di Londra, dalla caccia alle balene alle trasformazioni del clima, le nuove condizioni della Terra sono spesso la conseguenza non calcolata dei nostri modelli sociali, politici, economici e culturali. I sistemi che mantengono in vita il pianeta non potranno perciò piú essere considerati come un semplice sfondo per le vicende umane: l’integrazione tra storia ed ecologia è, a parere dell’autore, una esigenza pressante per il futuro.

Guida rapida alla fine del mondo. Tutto sulla crisi climatica e come risolverla, a cura di Lorenzo Tecleme, Roma, Castelvecchi, 2022

Emergenza climatica, transizione ecologica, crisi energetica: termini ormai sulla bocca di tutti. Ma quanti, tra opinionisti e politici, sanno davvero di cosa parlano? Questa è la guida per non sentirsi persi di fronte alle sfide più grandi del nostro secolo. I contributi di accademici, attivisti e analisti affrontano punto per punto il riscaldamento globale e le sue soluzioni, cercando di rispondere alle domande che animano il dibattito pubblico. A che punto è oggi la transizione? Chi la ostacola? Come si può creare consenso attorno alle politiche verdi? Come legare la lotta per il clima a quelle per la giustizia sociale, di genere, etnica? Scelte politiche, grandi e piccole, da intraprendere ogni giorno, che potranno rivoluzionare la nostra vita nel prossimo futuro.

Ecologia-mondo e crisi del capitalismo. La fine della natura a buon mercato, Jason W. Moore, Verona, Ombre corte, 2015

Economia ed ecologia vivono la stessa crisi. Analizzando i modi in cui si sono combinati finanza, cibo, lavoro, energia e materie prime, Jason W. Moore mostra come la grande forza del capitalismo sia sempre consistita nella sua capacità di creare “nature” a buon mercato, integrando il lavoro umano e il cambiamento ambientale in modo dinamico ma distruttivo. Sulla scorta del pensiero ambientalista, femminista e marxista, egli interpreta il capitalismo come un’ecologia-mondo, una civiltà in cui si compongono insieme l’accumulazione del capitale, la ricerca del potere territoriale e la co-produzione della natura. Cartografandone le tappe storiche a partire dalla cosiddetta accumulazione originaria, Moore individua nel XXI secolo il punto di non ritorno: ossia, la fine della natura a buon mercato. Cibo, energia, materie prime, lavoro costituiscono un tutt’uno. Pensare al lavoro-nella-natura invece che al lavoro e alla natura è una chiave per una politica radicale di liberazione: per gli essere umani e per la natura nel suo insieme. In questa prospettiva, le trasformazioni dell’uno e dell’altra sono dialetticamente connesse nella medesima rete della vita, nella loro degradazione in atto, così come nella loro possibile sottrazione alle pratiche di appropriazione e di sfruttamento.