Public Brickstory? La storia e i mattoncini lego – 9 giugno

Venerdì 9 giugno, ore 11:15-12:45, Università di Firenze, FORLILPSI, via Laura 48, aula 210

Negli ultimi anni si è andato affermando l’uso dei lego come strumento per raccontare la storia. I “mattoncini” hanno cioè travalicato, in parte, il semplice gioco, dentro a un quadro più ampio che vede ormai un utilizzo intergenerazionale – che dall’infanzia è passato a coinvolgere anche gli adolescenti e gli adulti – di quello che è diventato un vero e proprio “media” espressivo e comunicativo. Non si tratta di un fenomeno isolato. La dimensione ludica da tempo fa parte a pieno titolo della Public History e della comunicazione storica. Le potenzialità narrative e partecipative di un gioco che diventa anche un “media” sono evidenti. Oltre a infrangere le barriere generazionali, coinvolgendo e parlando a fasce di età diverse, i mattoncini permettono una rappresentazione immediata di fatti storici, tematiche, personaggi, creando al tempo stesso il contesto di una dimensione aggregativa e partecipativa che necessita intrinsecamente di conoscere la storia, di studiare e documentarsi. Fuori dall’Italia esistono già da tempo progetti ragionati di quella che, con un gioco di parole finalizzato a evidenziarne la peculiarità, viene definita Public Brickstory. Dal più famoso e consolidato sito Brick to the past a Historysbricks, Public BRICKstory e MiniFig Battlefileds si è allargato lo spazio della Lego History (che copre un vasto spettro di epoche storiche) intorno a cui ruota parallelamente una comunità internazionale che si incontra su social network di natura fotografica, come Flickr o Instagram – che permettono di diffondere le immagini delle proprie creazioni a tema storico – oppure su Twitter, in particolare per i progetti strutturati e ragionati. Come è evidente, questo fermento rientra nel campo della domanda pubblica di storia, sempre più diffusa come “consumo” culturale, ed in cui gli storici possono portare il loro contributo. Il Panel intende costruire un confronto intorno a questa pratica coinvolgendo public historian e lego historical builder.

Discussant Francesco Filippi (Fondazione Museo Storico del Trentino)

Relazioni

La “Lego History”. Una nuova forma di consumo della storia

Francesco Cutolo (Istituto storico della Resistenza e dell’Età contemporanea, Pistoia)

Dal 2000 e, specialmente, nell’ultimo decennio, i lego sono diventati un fenomeno intergenerazionale con milioni di appassionati. Pur mantenendo il carattere di giochi, sono assurti a media attraverso cui veicolare concetti e informazioni, grazie alla loro modificabilità, immediatezza e riconoscibilità. Non a caso, gli studi culturali hanno riservato crescenti attenzioni a questo fenomeno socioculturale, interessandosi in particolare al rapporto dei “mattoncini” con le identità di genere e gli stereotipi etnico-razziali. Sempre più appassionati si dedicano a soggetti e costruzioni a tema storico, per lo più militare. Questa tendenza, nota come Lego History, ha dato vita a una comunità transnazionale e intergenerazionale, attiva soprattutto sui socialnetwork fotografici (Instagram, Flickr), e alimentato un fiorente mercato di aziende che vendono MOC (My Own Creation), a carattere storico, e parti personalizzate, dette customizzate, compatibili con i mattoncini originali. Il fenomeno è svincolato dalle produzioni della casa madre, The Lego Group (TLG), la quale adotta particolari politiche rispetto alle rappresentazioni storiche e militari nei suoi sets. In questa subcultura lego prevale la passione per la militaria, tanto che questa tendenza sembra a tratti una peculiare declinazione del modellismo, ma un numero crescente di builders dà spazio a questioni storico-sociali e di genere. Non mancano, poi, progetti che utilizzano i “mattoncini” per raccontare la storia e implementare percorsi di Public History. L’intervento presenta un quadro della Lego History, delineando per prima cosa come l’azienda di Billund si è rapportata nei propri set con i temi storici e militari. In secondo luogo, verrà ricostruita la nascita e lo sviluppo di questa subcultura dell’universo lego, osservando gli effetti sul mercato dei “mattoncini” e tracciando i caratteri, gli interessi e le tendenze dei lego historical builders. Lo studio della comunità dei costruttori lego a tema storico fornisce interessanti informazioni sulle influenze e sui modi di percepire, rielaborare e immaginare il passato da parte di un pubblico eterogeneo, che si approccia alla storia come forma di consumo culturale di massa.

Italian BrickHistory: social media, laboratori didattici, installazioni e riflessione scientifica

Stefano Bartolini (Fondazione Valore Lavoro)

La relazione illustrerà il progetto Italian Brickhistory, nato nel 2021 per portare la pratica della Public Brickstory (la storia ricostruita con i mattoncini lego) in Italia. L’obiettivo è quello di dare sistematicità alle attività creando al tempo stesso un punto di riferimento in rete, il sito omonimo, che costituisca anche uno spazio di incontro fra chi è interessato a questo strumento. Il lavoro di Italian BrickHistory si svolge su quattro linee di intervento: 1) la presenza sui social media Facebook e Instagram, ed in particolare nella nutrita community dei lego historical builder del secondo, sia attraverso un profilo del progetto che tramite profili personali con nickname, proponendo diorami o personaggi accompagnati da puntuali spiegazioni storiche; 2) la realizzazione di laboratori didattici con le scuole di ogni ordine e grado, attraverso dei kit per lavori di gruppo con spiegazione finale della ricostruzione e confronto tra i gruppi (nel primo anno di attività sono stati svolti numerosi laboratori sulla guerra partigiana ed è in fase di progettazione uno sulla storia del lavoro in fabbrica); 3) la creazione di installazioni, in mostre o site specific, che ricostruiscono contesti o eventi storici (è stata realizzato un casolare mezzadrile esposto all’evento Mattoncini nel chiostro a Prato – promosso da Toscana Bricks – e al Museo Casa di Zela e due installazioni sul Biennio rosso – occupazione delle fabbriche e scioperi rurali – esposte nel percorso espositivo La città del lavoro a Pistoia); 4) lo sviluppo del dibattito scientifico intorno a questa pratica, che ha già portato alla pubblicazione di un saggio sulla rivista Diacronie e una collaborazione con HistoryLabMagazine.

I lego a tema storico: una testimonianza

Andrea Boninsegna, Brickmania toys

La testimonianza ricostruirà come il relatore ha scoperto il mondo dei lego historical builder ed il suo progressivo coinvolgimento nell’ambiente, dalle prime realizzazioni alla trasformazione in lavoro, soffermandosi sulla scelta dei “temi” a cui sono dedicati i suoi design e sull’esperienza negli Stati Uniti. L’intervento sarà accompagnato dalla visione e illustrazione di alcune costruzioni lego a tema storico.