L’idea della spartizione della Palestina è sempre stata alla base delle proposte di risoluzione della cosiddetta questione palestinese, o conflitto israelo-palestinese. Fin dagli anni Trenta, l’ipotesi di attribuire uno Stato a ciascuno dei due popoli sembrava rappresentare il giusto compromesso per porre fine al conflitto. Tuttavia, come dimostrano i fatti sul terreno e anni di studi, questa appare più una soluzione di facciata che una reale via d’uscita.
La logica della spartizione, presentata come una soluzione equa, non solo ha legittimato il progetto coloniale israeliano, ma ha anche ostacolato la costruzione di un autentico processo di formazione statuale palestinese. Lungi dal costituire una soluzione giusta, l’obiettivo del seminario è quello di mettere in luce come l’idea di spartizione non rappresenti un compromesso equilibrato tra le parti, volto alla convivenza tra le comunità, bensì un meccanismo che continua ad alimentare un conflitto latente tra di esse.
